Gio. Apr 18th, 2024

La mostra SHOOTING FRONTIER nasce dall’esperienza vissuta da Luca Capuano e Matteo Monti durante l’osservazione delle fasi realizzative del progetto Frontier – La linea dello stile. Gli autori, infatti, hanno seguito l’evolversi del progetto, dall’apertura dei cantieri fino alla conclusione dei lavori, maturando un punto di vista e una narrazione individuale protesi a trascendere la semplice documentazione di quanto avvenuto. L’obiettivo fotografico si è concentrato sia sui singoli dettagli che rappresentano il modus operandi e le peculiarità nell’agire di ogni artista, sia sulla rilevazione quotidiana del contesto urbano a cui appartengono i muri dipinti. Il percorso di Luca Capuano è strettamente legato alla vita dei luoghi nei quali gli artisti hanno realizzato i grandi dipinti murali. Nei suoi scatti, continui e sequenziali, è possibile leggere il racconto dell’atmosfera che permea le aree urbane interessate. A volte lo sguardo indugia sulle persone e sulle loro storie che entrano nell’inquadratura quasi per caso e ne diventano protagonisti, seppur temporaneamente. Altre volte il campo si stringe restituendo dei ritratti che solo tangenzialmente sfiorano l’istantanea della fase esecutiva pittorica.

I muri di Frontier diventano il fil rouge che collega gli elementi in una striscia di racconto, potenzialmente infinita, in cui gli accenni all’indagine sociologica, alla street photography, all’esperienza sul campo compongono un paesaggio urbano vitale e attivo. Matteo Monti ha deciso di operare a stretto contatto con gli artisti, seguendoli da molto vicino, perdendo la visione integrale dell’opera, ma scegliendo di rilevare la complessità insita nelle metodologie di lavoro. Dall’impugnatura della bomboletta spray al movimento compiuto per tracciare linee e contorni, Monti apre un sentiero per la comprensione dell’individualità del gesto artistico costruendo un dialogo per immagini. La fissità dello scatto fotografico però non riesce da sola ad imbrigliare il dinamismo insito nella pratica del Writing: in mostra, infatti, sono presenti alcuni video che, mantenendo l’inquadratura centrale, immobile e un punto preciso di osservazione, cercano di rendere esplicita le peculiarità dell’azione di alcuni degli artisti del progetto Frontier tra cui Daim, Dado ed Etnik. La mostra ha un’appendice dedicata alla storia urbana e architettonica dei contesti interessati dal progetto, curata dall’architetto Daniele Vincenzi per Camere Sonore, già coinvolto nei diversi trekking urbani dedicati a Frontier organizzati da Urban Center Bologna nel corso dell’estate.

Urban Center Bologna, Salaborsa (Piazza Nettuno 3)

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