Mar. Dic 10th, 2024

Ufficio Stampa Studio Esseci, di Sergio Campagnolo

Il 3 giugno 2020 inaugura “Fornasetti Theatrum Mundi”, mostra ospitata all’interno del Complesso Monumentale della Pilotta di Parma. L’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 14 febbraio 2021 e si colloca all’interno di “Rivitalizzazioni del Contemporaneo”, bando ideato in occasione di Parma 2020+21, Capitale Italiana della Cultura.

La mostra, inaugurata in concomitanza con la riapertura del Complesso della Pilotta dopo il lungo periodo di sospensione dovuto all’emergenza COVID-19, ha generato in questi mesi una particolare aspettativa da parte del pubblico, della stampa e degli appassionati.

L’esposizione è un vero e proprio viaggio stratificato tra classico e moderno, tra passato e presente, la cui curatela è di Barnaba Fornasetti, Direttore Artistico dell’Atelier milanese, di Valeria Manzi, co-curatrice delle attività culturali e Presidente dell’associazione Fornasetti Cult, e del direttore del Complesso Monumentale della Pilotta Simone Verde, con l’intento di rigenerare il patrimonio classico e classicità dell’istituto museale autonomo parmigiano, attraverso la ripresa intellettuale che ne ha fatto uno dei maestri indiscussi del design contemporaneo.

“Fornasetti Theatrum Mundi” mette in dialogo le architetture e le opere della Pilotta con l’immaginario di Piero e Barnaba Fornasetti, creando un vero e proprio ‘teatro del mondo’: una rete di rimandi iconografici e suggestioni culturali che rivela lo statuto intellettuale degli oggetti esposti e delle immagini in mostra, rendendone visibile lo spessore e regalando universali ed emozionanti implicazioni. Un vero e proprio “Theatrum” nel significato cinquecentesco, dunque, che declina nell’infinita varietà del mondo l’enciclopedica unitarietà del sapere a cui aspirava il classicismo, sia rinascimentale che settecentesco e,-grazie alla chiave ludica di Fornasetti-, anche contemporaneo.

Il percorso espositivo si articola in nuclei legati ai principali temi dell’opera di Fornasetti: le rovine e l’uso del passato come frammento, l’architettura, la musica, il tema e le variazioni, il disegno, la grafica, il collezionismo, l’oggetto quotidiano e la dimensione illusionistica e onirica.

L’esposizione intraprende il suo percorso con le 21 vetrine collocate all’interno della Galleria Petitot della Biblioteca Palatina. Ammirata l’infilata della Galleria dell’Incoronata, entra nel cuore del teatro Farnese, capolavoro dell’architettura seicentesca costruito nel Complesso sul modello del teatro classico, la stessa struttura architettonica da cui nasce l’idea del Theatrum Mundi formulata dal retore neoplatonico Giulio Camillo (1480-1544). L’utopia di Camillo collocava all’interno del teatro vitruviano figure e simboli disposti secondo un ordine preciso, con l’idea che questo funzionasse come una sorta di mente artificiale, attribuendo all’immaginazione la facoltà di comprendere, ricostruire e interpretare il mondo. Un’idea profondamente affine alla creatività di Fornasetti.

Gli oggetti esposti instaurano un dialogo profondo con i luoghi della Pilotta, riecheggiandone la dimensione culturale, di pensiero, di sogno e immaginazione.

Seguendo il filo rosso tracciato da queste affinità elettive, la mostra dissemina tra le collezioni della Pilotta centinaia di opere dell’Atelier, accompagnate da brevi testi esplicativi e da citazioni scelte di altri autori che offrono suggestioni e chiavi di lettura.
“Fornasetti Theatrum Mundi” dimostra dunque la profondità e l’universalità della rigenerazione contemporanea delle forme del classicismo in un arguto contrappunto tra le invenzioni di Fornasetti e le collezioni e gli spazi di uno dei più importanti musei italiani ed europei.