Gio. Mar 28th, 2024

Ren Con Tre, a cura di Lelio Aiello, Sergia Avveduti e Paolo Parisi, dopo essersi occupato a lungo (4 edizioni) della generazione che ha iniziato negli anni 90 propone per il 2011 un incursione su più livelli generazionali focalizzando l’attenzione sul fenomeno sempre più evidente della contaminazione fra gli ambiti. L’invito, infatti, è stato rivolto ad artisti appartenenti a generazioni diverse e reduci da un esperienza di collaborazione con personalità provenienti da altri ambiti.

Si parte quindi il 24 febbraio al MAMbo con il più giovane dei tre artisti invitati, Patrick Tuttofuoco (giovedì 24 febbraio h 18.00), che attualmente resiede a Berlino. E’ uno tra i più interessanti giovani artisti del momento, oltre ad essere una delle personalità più interessanti della nuova generazione italiana. Tuttofuoco vive in un Mondo che non sembra reale, ma un mondo di materiali plastici e coloratissimi, carte rifrangenti e smalti industriali, ma soprattutto perché l’arte, per lui, è una questione di stati d’animo, di reazioni epidermiche e immediate. Interpreta le tematiche attuali, con un lavoro carico di energia, il riflesso di una cultura giovane, tecnologica e soprattutto collaborativa, in perenne evoluzione. Affascinato dai paesaggi urbani, li reinventa in modo fantastico, attraverso suggestioni inaspettate. Usa la luce e il colore per creare atmosfere ed emozioni, dando vita a veri e propri spazi fisici di impronta POP che sembrano usciti da un videogioco in 3D.

 

Il duo Pantani-Surace (giovedi 3 marzo h 18.00), residenti in Toscana, collaborano dal 1995 e sono interessati alla processualità delle cose e alla mutevolezza dei fenomeni naturali. Nelle loro opere è sempre presente un ritmo fluttuante, una mutazione di stato, una trasformazione che genera nuovo senso. Il tempo gioca un ruolo fondamentale nella loro produzione. Il consumarsi, l’esaurirsi o il modificarsi in una nuova forma: un’estetica dell’instabilità in grado di far cogliere l’unicità di un attimo. Le loro opere sono quasi sempre intensamente legate alla fisicità e alla storia dell’ambiente espositivo e a volte è lo stesso spettatore che mette in moto un processo di cambiamento. Una poetica, la loro, che condensa e riassume il tutto nell’essenziale, nel transitorio, nell’attimo che di continuo rinnova se stesso.

 

Chiude la serie di incontri Alberto Garutti (giovedì 10 marzo h 18.00) Artista e Docente all’Accademia di Brera di Milano e professore per la cattedra di Arte 2 presso la Facoltà di Design e Arti di Venezia, IUAV. Il lavoro di Alberto Garutti esplora le strategie, i metodi e i processi della produzione di un’opera d’arte, che essa si collochi nello spazio privato o cerchi una relazione con il territorio. Temi come il dialogo con la committenza ed i sistemi economici e politici della città, il rapporto con la natura e l’incontro con lo spettatore caratterizzano la ricerca di Garutti. Oggetti, conversazioni private e conferenze pubbliche, grandi ed enigmatici disegni astratti, mobili, installazioni luminose, fliers, progetti editoriali e campagne pubblicitarie compongono l’etereogeno e multiforme panorama dell’opera dell’artista milanese. Tra i suoi lavori recenti “Temporali” (2008) un grande oggetto luminoso in collegamento con il Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano (CESI). (dal comunicato stampa ufficiale)

 

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna

Via don Minzoni 14, Bologna | ore 18.00

 

www.dejavu-bo.it

www.mambo-bologna.org

www.accademiabelleartibologna.it

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