Mar. Mag 14th, 2024

Un bellissimo Cigno Nero è comparso tra le acque blu dell’Unione Europea e nuota indisturbato, sembra si trovi bene. Nessuno sa da dove sia arrivato, forse è nato tra queste acque, un bel pulcino nero diventato orgoglioso ed elegante.

E’ passato il tempo di una CEE che, a distanza di trent’anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, si trastullava ancora con le sovvenzioni per l’agricoltura imponendo quote produttive senza senso che facevano comodo solo all’Europa continentale.

E’ passato il tempo di un’Italia rampante che, pensando di poterlo fare, aveva iniziato ad usare la sua ricchezza per comprare le aziende delle altre Nazioni europee, se non fosse che queste si erano subite arrogate il diritto di bloccare ogni acquisizione ed ogni espansione delle aziende italiane oltre confine. Non si poteva fare.

E’ passato anche il tempo delle svalutazioni competitive della Lira Italiana che le altre Nazioni europee ci hanno fatto pagare con gli interessi appena entrati nella moneta unica, l’EURO.

E’ invece un poco più vicina la crudele Operazione Grecia che per salvare una delle Nazioni della non più CEE ma già Unione Europea ha messo in campo gli strozzini del mondo della finanza; fortunatamente la Grecia resta e sempre sarà una Nazione meravigliosa a dispetto di ogni aguzzino che le abbiamo inviato.

Il nostro cigno nero doveva essere ancora nell’uovo allora.

Eccolo qui invece per la Pasqua 2020, bellissimo e lucido, che nuota nel mare blu dell’Unione Europea. E’ ormai abbastanza grande per mangiarsi le stelle dell’Unione come fossero grandi chicchi di mais.

Sembra sia comparso con il Coronavirus, il Covid-19, che ha costretto molti a rimanere chiusi in casa, approfittando della calma che regnava nel lago.

Sembra ami stare dalla parte dell’Italia dove il tempo è più bello.

Un’Italia i cui politici, lautamente pagati per sedere al Parlamento Europeo, le poche volte che ci andavano, votavano le leggi a favore dell’agricoltura francese e tedesca, le leggi per la protezione delle aziende nord europee, le leggi che hanno permesso di inviare gli strozzini in Grecia e pure un’ultima leggina, il MES, che concederebbe aiuti alle Nazioni europee indebitate a patto che queste ubbidiscano ai controlli della Troika, un terzetto formato dalla Commissione Europea assieme al Fondo Monetario Internazionale e alla Banca Centrale Europea. Insomma un gruppetto niente male.

Accade ora un fatto poco più che inaspettato. La crisi Coronavirus. Si prevede che l’Italia sarà a breve a corto di liquidità a causa del fermo produttivo e commerciale imposto dal Covid-19 che le ha già portato più di 16.000 morti in poco più di un mese. L’Italia chiede all’Unione Europea, questa bella famiglia ricca e felice, di garantire parte dei suoi debiti, ma le Nazioni europee che contano dicono di no, l’Italia è una spendacciona che ama solo la bella vita, ringalluzzite dai loro plumbei sovranisti alleati a Bruxelles con i grigi sovranisti italiani Salvini e Meloni.

E così dietro al nostro bel cigno nero si dissolve il cerchio di una Unione Europea che non è una Nazione, una Famiglia i cui componenti si aiutano nel bisogno, ma è solo un freddo accordo commerciale dove tutti devono rimanere al loro posto e fare 1+1=2. Se non lo fai vieni punito severamente.

Si dissolve anche il cerchio delle jene spellacchiate del sovranismo europeo dove ognuno viene prima degli altri e il più forte si mangia il più debole, come in una moderna jungla dove alla fine si scanneranno tra di loro.

E nel frattempo, mangiandosi le stelle dell’Unione Europea ad una ad una, il nostro bellissimo cigno nero crea nuovi inaspettati cerchi nell’acqua blu.

Stefano Boninsegna.