Ven. Apr 26th, 2024
5.TUGGENER Nuits de Bal Ballo ACS
TUGGENER Nuits de Bal Ballo ACS

Jakob Tuggener è considerato uno dei dieci fotografi industriali di maggior spicco che siano mai esistiti. Il suo libro Fabrik (Fabbrica), pubblicato nel 1943, è un saggio fotografico, unico nel suo genere, sulla relazione che lega l’uomo al mondo sempre più minaccioso delle macchine. Quest’opera è considerata una pietra miliare nella storia del libro fotografico, paragonabile a Paris de nuit (Parigi di notte) di Brassaïs del 1933 e a The English at Home (Gli inglesi a casa) di Bill Brandt del 1936.

PhotoGallery MAST, Urs Stahel

Il talento fotografico di Tuggener era inoltre così versatile da consentirgli di catturare con uguale intensità il mondo dell’industria in tutte le sue sfaccettature e gli sfarzosi balli dell’alta società in un connubio di “seta e macchine”, per usare una definizione da lui stesso coniata. Il tratto distintivo della sua opera è rappresentato da uno sguardo penetrante sulle persone e sugli oggetti del mondo così ravvicinato e attento da risultare quasi invadente, unito a una grande padronanza del gioco di luci e ombre. Le sue immagini cesellate nell’oscurità nero-argentea si stagliano con tale potenza da conferire alla loro poesia una marcata valenza espressionistica.
Eppure, a dispetto di queste innegabili qualità, Jakob Tuggener resta un enigma, un illustre sconosciuto, una star apprezzata solo dai fotografi e dai professionisti del settore. Per tre fondamentali motivi: anzitutto l’artista era così caparbio ed estraneo al compromesso da scoraggiare le collaborazioni con musei e case editrici. Inoltre le annose controversie legali seguite alla sua morte per lungo tempo hanno reso la sua opera praticamente inaccessibile al grande pubblico. Infine le sue origini nella piccola Svizzera lo hanno tagliato fuori dalla superpotenza degli Stati Uniti in ambito fotografico. E la storia dell’immagine, oggi come un tempo, è scritta dalle grandi nazioni.

Date queste premesse, la Fondazione MAST è particolarmente lieta di presentare al pubblico italiano in forma esaustiva il fuoriclasse della fotografia Jakob Tuggener.

Ringraziamo la Fondazione Jakob Tuggener e la Fondazione Svizzera per la Fotografia per l’eccellente collaborazione.

TUGGENER Fabrik Ufficio fonderia
TUGGENER Fabrik Ufficio fonderia

FOTOGRAFIE
FABRIK 1933–1953
POETICA E IMPRONTA ESPRESSIONISTICA NELLE IMMAGINI INDUSTRIALI

PROIEZIONI
NUITS DE BAL 1934–1950
I BALLI NELL’ALTA SOCIETÀ ELVETICA E IL LAVORO INVISIBILE

LUCIA CRESPI Ufficio stampa MAST Bologna, Chiara Cereda

FABRIK 1933–1953 si articola in un allestimento di oltre 150 stampe originali del lavoro di Tuggener, sia tratte dal suo libro fotografico FABRIK – saggio unico nel suo genere con un approccio critico di grande impatto visivo e umano sul tema del rapporto tra l’uomo e la macchina – sia da altri scatti dell’artista che affrontano momenti del lavoro nel suo paese. FABRIK uscì nel 1943 in piena seconda guerra mondiale e Tuggener, oltre a ripercorrere la storia dell’industrializzazione, aveva come finalità, non sempre svelata, di illustrare il potenziale distruttivo del progresso tecnico indiscriminato il cui esito, secondo l’autore, era la guerra in corso, per la quale l’industria bellica svizzera produceva indisturbata.

NUITS DE BAL 1934–1950
Le fotografie di balli ed altre occasioni mondane saranno oggetto di proiezioni negli spazi del Mast.
Tuggener affascinato dall’atmosfera spumeggiante delle feste dell’alta società aveva iniziato a fotografare a Berlino le dame eleganti e i loro abiti di seta, ma è a Zurigo e a St Moritz che con la sua Leica, indossando lo smoking, ha colto le misteriose sfaccettature delle NUITS DE BAL. Riprendeva con il suo obiettivo anche “il lavoro invisibile” dei musicisti, dei camerieri, dei cuochi, dei valletti, dei maître, che attraversavano silenti il mondo festoso ed autoreferenziale degli incuranti ospiti. Quest’ultimi osteggiarono la pubblicazione del materiale dedicato ai balli, in quanto preferivano rimanere anonimi e non essere visti in intrattenimenti danzanti.

Il contrasto tra la luminosa sala da ballo e il buio capannone industriale caratterizzarono la sua opera artistica e per rappresentare l’eclettismo e l’eccezionalità dell’artista, il percorso espositivo è arricchito anche di lungometraggi e prototipi di libri.

Jakob Tuggener si definiva “un poeta dell’immagine” che, oltre ad usare la macchina fotografica, si interessava alla pittura e dirigeva film ispirandosi all’espressionismo tedesco degli anni ‘20.
Era un osservatore e un magistrale interprete del mondo dei forti contrasti. “Seta e Macchine, questo è Tuggener” come amava affermare di sé stesso.

MAST
Via Speranza 40/42, Bologna
Orari: martedì-domenica ore 10-19
INGRESSO LIBERO

Dal 27 gennaio al 17 aprile 2016

www.mast.org