Ufficio stampa NORA comunicazione
A otto anni dalla grande retrospettiva tenutasi al PAC Open Obscura, curata da Demetrio Paparoni e Gianni Mercurio, Tony Oursler torna a Milano con una mostra alla Dep Art Gallery dal titolo The Volcano and Poetics Tattoo.
Ancora una volta curata da Paparoni, l’esposizione presenta dal 6 aprile al 1° giugno 2019 i lavori più recenti dell’artista statunitense che, mai soddisfatto delle tradizionali modalità di produzione e presentazione dell’immagine in movimento, adotta, per questa mostra, tre differenti approcci: il video in 3D Le Volcan (2015-2016), l’installazione in realtà virtualeSpacemen R My Friended (2016), la video installazioneLapsed C con lo schermo foto-luminescente di Poetics Tattoo (1977-2017).
Le opere presentate nello spazio milanese sono pensate per sperimentare gli effetti disorientanti che la tecnologia ha sull’uomo, come spesso accade nei lavori di Oursler. Il pubblico, grazie all’aiuto di appositi visori 3D, è chiamato a immergersi nelle ambientazioni e tra i personaggi virtuali e stranianti creati dall’artista. La galleria, in un suggestivo allestimento al buio costellato dalle proiezioni, sarà dunque “abitata” da persone e luoghi virtuali e tridimensionali.
“Nei
lavori esposti alla Dep Art – scrive Demetrio
Paparoni in catalogo – Tony Oursler prosegue la sua ricerca sul rapporto
tra psiche e tecnologia, indagando la necessità dell’essere umano di dare
risposte a eventi percepiti come misteriosi. Evidenzia così come gli uomini non
si accontentino mai delle sole spiegazioni scientifiche, manifestando una forte
attrazione per tutto quello che non riescono a spiegarsi”.
Una
delle opere in mostra, Le Volcan, in 3D, si riferisce al tentativo fatto dal
comandante Louis Dárget, uno pseudoscienziato degli inizi del Novecento, di
impressionare la lastra con la sola forza del pensiero. L’ampia rievocazione delle
scene si basa sull’interpretazione della ricerca da parte dell’artista e viene
presentata con l’effettiva immagine fotografica prodotta in quel giorno da
Darget.
Il
video Spacemen R My Friended presenta invece il progenitore
della fotografia UFO George Adamski e altri
personaggi accomunati dall’interesse per le fotografie di UFO durante la Guerra
Fredda, che testimoniano il sovrapporsi nell’immaginario umano di mondi extraterrestri
e mondo ultraterreno, inteso in senso spirituale. Con questi come con gli altri
suoi lavori, Oursler riconduce la sua arte al complesso universo che scaturisce
dalla dimensione spirituale, sfociando in più casi in credenze, desideri, sogni
e ossessioni patologiche.
Infine, Lapsed C rappresenta una rielaborazione di foto e video raccolti
e registrati da Oursler e Mike Kelley negli anni in cui componevano il gruppo
rock sperimentale “Poetics”. Il film è proiettato su uno schermo appositamente
trattato che si illumina al buio enfatizzando la qualità gotica del fenomeno
della persistenza della visione e ritrae l’inesausta ricerca della band per ritrovare
il posto in cui si era tenuta la sfrenatissima festa per l’esibizione finale
dei Poetics, incontrando i fantasmi del punk e della psichedelia. Si tratta, in buona parte, di girato ancora
inedito, recuperato dall’archivio della band, e mai mostrato in pubblico nemmeno in precedenti collaborazioni dei
due artisti.
Tony
Oursler (New York, 1957; vive e lavora a New York) è noto per le sue innovative
integrazioni tra video, scultura e performance.
Figura pionieristica nell’ambito dei nuovi mezzi di comunicazione a partire
dagli anni Settanta, esplora sin da allora modi diversi per incorporare la
tecnica del video nella propria pratica artistica, portando il video fuori
dalla bidimensionalità dello schermo per creare, tramite le proiezioni, ambienti tridimensionali in movimento.
Con
l’evolversi della tecnologia e nell’avvento della realtà virtuale, l’artista
trova un linguaggio ideale col quale esprimersi producendo stimolanti installazioni
che, con immagini e suoni dissonanti, intendono confondere e disarmare lo
spettatore.
Correda la mostra un volume bilingue (italiano-inglese) realizzato da Dep Art, a cura di Demetrio Paparoni e Antonio Addamiano, contenente un testo del curatore, testi e storyboard dell’artista, riproduzione delle opere esposte, vedute dell’allestimento in galleria e apparati bio-bibliografici aggiornati.
Titolo Tony Oursler. The Volcano and Poetics Tatto
A cura di Demetrio Paparoni
Sede Dep Art Gallery, Via Comelico 40, 20135 Milano
Date 6 aprile – 1° giugno 2019
Inaugurazione venerdì 5 aprile, ore 19
Orari da martedì a sabato ore 10.30 – 19; chiuso domenica e lunedì.
Ingresso libero
Info al pubblico Dep Art Gallery | tel. +39 0236535620 | art@depart.it | www.depart.it
Catalogo a cura di Demetrio Paparoni e Antonio Addamiano, con testo di Demetrio Paparoni