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Giacomo Rizzo, Respiro, 2015, resina, 350x210 cm, Museo Riso, Fondazione Fiumara d'Arte, Castel di Tusa Messina
Giacomo Rizzo, Respiro, 2015, resina, 350x210 cm, Museo Riso, Fondazione Fiumara d'Arte, Castel di Tusa Messina
Giacomo Rizzo, Respiro, 2015, resina, 350×210 cm, Museo Riso, Fondazione Fiumara d’Arte, Castel di Tusa Messina

Dodici sculture di medie e grandi dimensioni compongono la personale di Giacomo Rizzo alla galleria Andrea Ingenito Contemporary Art di Milano. Dal 21 gennaio al 5 marzo 2016 “Passaggi. I luoghi della pelle”, a cura di Serena Ribaudo, espone un nucleo di lavori in resina, gesso, alluminio, plex, cera e silicone che disegnano un percorso rappresentativo dell’ultima produzione dell’artista palermitano.

Ufficio stampa NORA comunicazione – Eleonora Caracciolo di Torchiarolo

Rizzo, classe 1977, realizza da anni una ricerca estetica e di linguaggio in rapporto diretto col territorio e con l’architettura: in particolar modo, è dalla natura che ama trarre forti suggestioni per poi tradurle in un’assoluta autonomia di svolgimento delle forme e di sperimentazione materica spingendo la tridimensionalità scultorea verso una dimensione pittorica e trovando l’equilibrio perfetto tra bidimensionalità e volume.
È scultore impegnato in un percorso sull’archeologia della natura, attraverso la realizzazione di calchi di tronchi d’albero, parti di terreno, porzioni di prato, pezzi di scogliera o pareti rocciose la cui impronta organica viene presa effettuando quello che Rizzo definisce uno “strappo”: è il metodo dell’artista stesso che lavora sulla superficie degli elementi naturali cercando di carpirne, attraverso la pelle, l’intima essenza.

Di grande suggestione, in questo senso, la scultura monumentale “Respiro” (350×210 cm), “strappo” in resina tratto dal Monte Pellegrino, l’altura tanto cara ai palermitani su cui si erge il Santuario dedicato a Santa Rosalia, meta di pellegrinaggio e devozione: la superficie rugosa della montagna rivive – perfettamente calcata – nelle sale della galleria milanese riportando il valore simbolico di un luogo sacro alla sua scala umana.

Giacomo Rizzo, Passaggi, 2015, resina, cera, legno, plex, gesso, 160x80 cm
Giacomo Rizzo, Passaggi, 2015, resina, cera, legno, plex, gesso, 160×80 cm

Se è dunque vero che, in questo lavoro, il sacro viene riportato all’umano, è altrettanto vero, nel lavoro di Rizzo, il movimento opposto, quello che dall’umano e terreno viene innalzato allo spirituale: “Giacomo Rizzo – scrive Serena Ribaudo nel suo testo in catalogo – diparte dalla res terrena per sublimare quest’ultima in imago animae attraverso lo “strappo”, risalendo dal contingente-terra all’idea pura-anima.
Rizzo – prosegue – ha dedicato gli ultimi anni della sua ricerca, con vocazione d’anacoreta e con religioso rigore d’analisi e d’esplorazione, all’operazione artistica del calco di brani di natura: […] in special modo monti “sacri”. Monti come padri dell’umanità, monti come padri di una spiritualità sepolta ma non dimenticata”.
Ma anche cortecce, campi arati, greti di un fiume – come nelle opere in mostra Speculum Caeli (in alluminio e resina, 140×86 cm), Passaggi (in resina, cera, legno, plex, gesso, 160×80 cm), Pelasgi (in silicone, 200×90 cm) – sindoni dove Rizzo imprime l’essenza di un luogo.

Completa la mostra, un catalogo con testo critico di Serena Ribaudo.
In occasione dell’inaugurazione, mercoledì 20 gennaio alle ore 18.30, sarà presente l’artista.

Andrea Ingenito Contemporary Art

Via Privata Massimiano, 25, 20134 Milano

Inaugurazione mercoledì 20 gennaio 2016, ore 18.30
Date 21 gennaio – 5 marzo 2016
Orari Dal martedì al sabato, h. 15-19. Chiuso domenica e lunedì.
Ingresso libero
www.ai-ca.com