Gio. Mar 28th, 2024

Francesco Benedetti e Marta Servadei interpretano la ceramica come contenitore di doni. Da questa riflessione nasce una nuova collezione d’oggetti regalo in Ceramica Gatti, che portano in dono ciò che non è possibile pagare, perché non può essere comprato: la libertà, la condivisione, l’ospitalità, la fedeltà, l’attesa di un figlio.

Nella ex piazza della Molinella a Faenza, Sabato 5 ottobre, in occasione della giornata del contemporaneo AMACI, lo Showroom Ceramica Gatti rimarrà aperto dalle 18:30 fino alle ore 21,00 ed esporrà una selezione della collezione per partecipare al dibattito sui cambiamenti sociali legati all’abitare e condividere la contemporaneità.

Gli oggetti esposti contengono relazioni semantiche correlate all’abitare, riferite al modo di essere in relazione con i luoghi e le persone.

L’abitante assente è chiamato in causa dall’oggetto per appropriarsi del luogo dove poter disporre liberamente della propria esistenza.

In quest’ottica l’inquilino come il nomade assoluto, che non abita mai lo stesso posto, ha ugualmente la sua parte di mondo. Un mondo non sempre reale che è la mediazione fra la sua percezione e il suo modo di essere.

La nuova collezione Habitat è composta da un piccolo nido artificiale per uccelli, Bird Temple e da Keramesse, il servizio da portata per il primo pasto della partoriente, che reinterpreta la tradizionale impagliata. Le forme essenziali accolgono gli smalti caratteristici della bottega arricchiti da decori metallici in terzo fuoco che vivacizzano le superfici planari con iridi e riflessi. Insieme alla produzione della Bottega, sono esposti esemplari unici auto-prodotti dal designer che utilizzano in abbinamento al materiale ceramico il legno e le cortecce di gelso (l’albero dei bachi da seta).

L’abitare procede attraverso la costruzione di mondi che generano o nascono da nuovi modi di essere. Ogni giorno ricostruiamo la realtà da cui siamo cir­condati alterandone i confini, alla ricerca di un equilibrio dinamico tra costruzione e distruzione. Come nei “building cuts” di Gordon Matta-Clark, abitare è anche distruggere, disarticolare, sezionare, capovolgere i legami e instaurarne dei nuovi fra lo spazio, il tempo e le persone.

La collezione Habitat nasce dalle riflessioni scaturite dalla lettura del romanzo “Seta” di Alessandro Baricco e in particolare dalle suggestioni legate alle consuetudini di luoghi lontani, dai quali, insieme ai prodotti che conquistano i mercati, arrivano inevitabili venti di cambiamento. La libertà, è il centro di un ripensamento sui modi di vivere. La natura delle nostre relazioni e l’evoluzione della nostra identità sociale a partire dalla sua minima unità stanno cambiando più rapidamente dei luoghi deputati ad ospitarle.

“… Si ricordò di aver letto in un libro che gli uomini orientali, per onorare la fedeltà delle loro amanti, non erano soliti regalar loro gioielli: ma uccelli raffinati e bellissimi. …”

L’allestimento è curato in collaborazione con Garvan, un’impresa del comprensorio faentino, che opera nell’ambito della domo-domotica e produce diffusori acustici di alta qualità che sfruttano le proprietà acustiche della ceramica per ottenere un suono fedele e riconoscibile. Nella mostra è presente una coppia di Gocce, che diffondono canti d’uccelli, decorate con un nuovo motivo a tema.

 

Showroom Ceramica Gatti

Via Pistocchi, 14 – Faenza RA