Ven. Mar 29th, 2024

Seduta Sayl di Herman Miller

E’ in corso a Milano, dal 9 al 20 novembre 2011, a Brera, presso la Galleria Giacomo Manoukian Noseda una mostra sull’oggetto sedia a cura di Fede Lorandi che si diverte a dare un abito nuovo ad oggetti di epoche diverse, che siano una sedia, un divano, un poggiapiedi.

Articolo di Stefano Boninsegna per www.promotedesign.it

 

“Ogni oggetto antico è intriso di storie – dice Fede Lorandi – e denso di atmosfere: assorbe vite nuove e rilascia vite passate. E’ questo intreccio che vorrei amplificare dando una veste a ciò che mi sembra di sentire nell’incontro con questi oggetti in un rapporto verticale stimolante.”

Come darle torto? Tra tutti gli oggetti che consideriamo di design, la sedia è senza dubbio quello che più di altri è stato declinato in mille modi, che proviene dal passato, occupa il presente e si proietta nel futuro rimanendo insostituibile. La sedia era, è, resterà utile. Semplice, di legno, di plastica, di resina, di rete, imbottita, rivestita, decorata, flessibile, pieghevole, allungabile, reclinabile, con le ruote, con o senza braccioli, con o senza schienale, dalle forme più strane, una sedia resta tale perchè serve a sedersi, è un oggetto che parte dalla sua funzione primitiva e cerca di soddisfarla, mai viceversa. La sedia è fondamentalmente un’idea conservatrice da rivisitare.

L’oggetto sedia inoltre ha una seconda caratteristica: può comunicare lo status dell’utilizzatore. La sedia è direzionale, manageriale, operativa, per ospiti, meeting, da pranzo, oppure, trasformandosi in sgabello, va ad arredare i bar e a servire le nostre colazioni. La sedia è un oggetto versatile.

Questa mostra a Milano non è la prima. Il peccato originale di esporre sedie lo si deve alla Triennale che da anni arreda il Triennale Design Cafè con decine di sedie tutte diverse l’una dall’altra a rappresentare la produzione dell’industria della seduta. Un’industria che in Italia ha un fatturato considerevole e vende in tutto il mondo, imitata e copiata. Al Design Cafè, a nostra scelta, possiamo sederci su pezzi famosissimi del design internazionale, accomodarci su ciò che è scaturito, attraverso il disegno, da idee geniali. Sempre in Triennale c’è il Design Museum che, nelle sue edizioni a termine, non manca mai dall’esporre qualche seduta famosa.

I marchi dei produttori sono così tanti che se ne possono citare solo alcuni, tanto per dare un’idea. Moroso, Alias, Desalto, Cerruti Baleri, Vitra, Herman Miller, Citterio, Danese, De Padova, Driade, Kartell, Haworth Italia by Castelli, Magis, Bonaldo, Caimi, Cattelan Italia, Arper, Cappellini, Cassina, Domodinamica, Gervasoni, Bonacina, ICF Milano, Knoll, Besana, Dauphin, Carl Hansen, Molteni, Thonet, Zanotta, MDF, Poltrona Frau, e si potrebbe continuare ancora.

La tendenza attuale è tutta nel metallo unito ai materiali sintetici, oppure alla rete per ottenere la massima ergonomia. Restano regine le sedute classiche in legno o imbottite con i produttori Thonet e Poltrona Frau che mantengono in produzione oggetti sempre richiesti. Poi ci sono gli articoli dal design più spinto con, per citare pochi esempi, Kartell, Cerruti Baleri, Herman Miller, di quest’ultima segnaliamo la ricerca ergonomica, oppure le sedie in legno curvato di Alias e Moroso e i tanti articoli sempre di Moroso firmati ad uno ad uno da designer di fama internazionale; infine l’eleganza di Desalto, Knoll, Cassina e gli intramontabi come la Plia di Haworth-Castelli. Insomma una produzione che fa dell’eclettismo la sua bandiera e ha trasformato un’idea conservatrice in un’occasione di rinnovamento.

Possiamo veramente dire che c’è una sedia per tutti!

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