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Bucce e cortecce 3 - La grande madre 2015 olio su tela cm 50x70
Bucce e cortecce 3 - La grande madre 2015 olio su tela cm 50x70
Bucce e cortecce 3 – La grande madre 2015 olio su tela cm 50×70

A partire da Sabato 24 ottobre 2015, l’artista mantovana Anna Somensari esporrà una selezione di opere a Mantova all’interno della Galleria Arianna Sartori, nella centralissima Via Ippolito Nievo al n° 10. La mostra Il pensiero: forma e colore, a cura di Arianna Sartori, presenterà una selezione di dipinti di recente esecuzione.
La mostra si inaugurerà alla presenza dell’artista Anna Somensari, Sabato 24 ottobre alle ore 17.00 con presentazione di Liliana Riva. Nel corso dell’inaugurazione si presenterà anche il catalogo, edito appositamente da “Arianna Sartori Editore”, con presentazione di Liliana Riva Docente di Lingua e Letteratura Spagnola e testo di Elena Gollini Curatore d’arte e giornalista. L’esposizione resterà aperta al pubblico, fino al 5 novembre 2015.

Presentare Anna Somensari significa entrare in un mondo di molteplici vulcanismi.
La sua forza vitale, di rossa energia, le permette di individuare all’attimo un dettaglio e farne un mondo.
Il suo lungo percorso ha molto di concreto e figurativo: l’architettura e la natura; nei due aspetti c’è quel punto che porta verso l’essere, all’intimo, all’essenza. Perché quello che lei ha scelto si identifica con il suo io, con quella parte di sé che non manifesta ma esiste e produce dentro se stessa dei mondi creativi.
Adesso la sua vita artistica ha un altro indirizzo, perché abita un mondo personale diverso: voci, suoni, colori si amalgamano per creare opere di genere astratto. Non lo sono, però: piene di emozioni, cariche di esuberanza dinamica, danzante, trasmettono il quid dell’universo che ci avvolge e ci permette di essere al massimo ed entrare nei meandri del suo pensiero.
Cosa ci dice?
Il ritmo personale non ha tregua, è un diventare altro dopo ogni piccola esperienza; arricchita, è pronta a comunicare. La vita, l’amore, la lotta sono entità sempre in bilico tra loro e ora ne prevale uno, ora l’altro, ora due su uno: è una corsa perenne perché è questo il suo percorso verso lo splendore.
L’arte è comunicazione con uno stile personale e libero, l’arte non si spiega, si sente, deve commuovere, deve provocare una rivoluzione interna, far ribollire il sangue dal cuore al corpo.
Perché l’arte è natura compatta; l’energia dell’acqua e del sole eccitano le fibre nervose per comporre il messaggio.
La forza della libertà e la marcia decisa sono i toni di queste pitture, di uno spirito che rompe orme e catene, binari e sentieri.
Anna ama, infatti, le manifestazioni senza recinti.
Liliana Riva, Docente di Lingua e Letteratura Spagnola, Mantova

Nel percorso pittorico di Anna Somensari il ruolo svolto dall’arte consiste in primis in un profondo arricchimento esistenziale, che la aiuta a spingere lo sguardo oltre gli schemi predefiniti dell’usuale, nello scoprire e rivelare nuovi e diversi modi di concepire e inquadrare le cose, favorendone la comprensione e l’approfondimento dei comparti interiori e psicologici, che danno accesso alla sfera spirituale più intima, ancora inespressa. La pittura le consente di ricercare e sperimentare molto di più di quanto consentito dai limiti, che la mente vorrebbe imporre, per condividere con il fruitore nuove opportunità di espressione emozionale e nuovi stimoli comunicativi. La pittura della Somensari si esprime attraverso un’interiorità esplosiva e una creatività dinamica, che pervadono le tele, si propagano, si espandono, si concretizzano e si materializzano nelle immagini proposte, con una dimensione stilistica personalizzata e soggettiva, che rifugge dai concettualismi dogmatici più ferrei e rigorosi e si lascia contagiare dall’enfasi del pathos, dell’immaginazione e della fantasia inventiva. La sua è una formula pittorica incentrata su tonalità cromatiche forti, decise, marcate e dall’uso di sfumature tonali ben amalgamate tra loro, che offrono allo sguardo degli effetti ottici di coreografico magmatismo colorato.
La pittura si trasforma simbolicamente in parole, che virtualmente scorrono e attraversano le tele, per diffondere messaggi e significati appartenenti ad un linguaggio sotteso, mosso da una voglia incontenibile e propulsiva, quasi un’urgenza incalzante e impellente, di narrare e raccontare nei dipinti tutte le molteplici e articolate sfumature, che pervadono il suo animo e il suo cuore nell’atto della creazione. La tavolozza colorata, così intensa e brillante, riesce ad essere più incisiva ed efficace delle parole vere e proprie, per esternare al meglio il suo incipit ispiratore, nell’intenzione di rivelare e mostrare, usando il pennello al posto della penna, le più intime emozioni e sensazioni, che la spingono e la guidano a manifestare il proprio ego introspettivo tramite rappresentazioni, in forma di “monologhi pittorici”, capaci di trasformarsi in convincenti e accattivanti “dialoghi” anche in virtù dell’utilizzo della potente e sferzante gamma cromatica, così ben congegnata a monte nella stesura accurata. Nelle raffigurazioni le forti combinazioni delle cromie producono effetti ben precisi e mirati, infondendo alle opere una loro peculiare ed esclusiva connotazione di inconfondibile identificabilità, senza però mai cadere in formulazioni compositive standardizzate e convenzionali, ma cercando sempre un’espressione qualificante, sui generis e non consueta. I quadri fuoriescono quasi dalle superfici pittoriche mentre li si ammira e possiedono una visione plastica. Sembra quasi, che la pittrice attraverso essi voglia condurci per mano e accompagnarci dentro il suo mondo percettivo vasto e variegato, dove tutto è possibile, senza vincoli, limiti e confini imposti. Si può liberamente penetrare nella mente della Somensari e immaginarla durante le fasi di elaborazione, entrando insieme a lei in una speciale proiezione atemporale, dove la certezza fondamentale è costituita dalla forza stessa della materia pittorica, animata e alimentata dal gesto creativo.
Spaziando con camaleontica e versatile propensione tra stili e generi diversi, si cimenta dal figurativo più tradizionale del paesaggio urbano all’astratto informale e concettuale più atipico, nell’intento primario di esplorare e sperimentare andando al di là di ogni vincolo immaginativo e interpretativo e offrendo soluzioni originali e mai scontate. In ogni opera ella plasma e combina gli elementi compositivi in un armonioso percorso ad intreccio di significati e messaggi, volutamente contornati da una sorta di indecifrabilità, per lasciare all’osservatore il compito di svelare il percorso introspettivo ed emotivo, che sta alla base, come fondamento cardine portante del suo fare arte.
Il tutto prospettato all’insegna della massima libertà espressiva e interpretativa, avvalorando e confermando lo spirito universale che anima l’arte e di cui la Somensari si rende convinta portavoce, tramite il proprio filtro emotivo, capace di trasformare e modulare la realtà ampliandola nella sua essenzialità e manifestando nella sua vena creativa gli stati d’animo del momento, che caricano le opere di coinvolgente e convincente enfasi. I tratti delle pennellate diventano in chiave metaforica delle strade, delle vie, dei tragitti, dei sentieri per intraprendere nuovi viaggi e percorsi nell’universo infinito di un mondo, ancora inesplorato e sconosciuto. I paesaggi, gli scorci, le immagini tradotte e traslate nei dipinti rispecchiano e riflettono le proiezioni interiori dell’autrice, senza barriere mentali né limiti della psiche ed evidenziano il trionfo delle emozioni sulla ratio, l’elogio del cromatismo nell’astrazione, e il “grido” dell’animo di una donna-artista, che si pone come figura a tutto tondo, al passo con le visioni moderne e attuali e si protende verso il futuro, senza mai però dimenticare quanto di valido ci ha lasciato la tradizione passata e i suoi preziosi insegnamenti. La pittura per lei diventa veicolo di trasmissione di emozioni e sentimenti, nei quali anche il fruitore può identificarsi e ritrovarsi. Abbracciando anche la dimensione fantastica e onirica nel suo vibrante cromatismo, vivacizza l’accorato dibattito di una forma espressiva posta tra sogno e realtà, tra istinto e passione, tra spirito e materia.
Elena Gollini, Curatore d’arte e giornalista

Anna Somensari è nata a Mantova. Da sempre appassionata di pittura che pratica già dagli anni giovanili, solo a partire dai primi anni ’90, si dedica con costanza e impegno professionale a questa disciplina artistica. Negli anni c’è stata una continua evoluzione. Tra i vari periodi si distingue quello legato ai “vecchi muri” riprodotti su tela di sacco. Ora l’artista si sta orientando verso un astrattismo simbolico concettuale che trova ancora le sue radici in un figurativo molto liberamente interpretato. Vive e lavora a Mantova.