Gio. Apr 18th, 2024

Presso lo Spazio PAePA di Milano (via Alberto Mario 26/b), diretto da Giuliano e Nunzia Papalini, è in scena una personale di Paolo Ceribelli (Milano 1978), visitabile fino a venerdì 30 giugno. Un progetto espositivo dal titolo “Limiti is a Mindset” curato da Cristina Trivellin, che esplora la produzione recente di uno degli artisti più visionari e convincenti della sua generazione. In mostra una serie di lavori (tele, sculture, neon) realizzati appositamente per l’occasione.

Ne sono passati di anni – undici – da quando Paolo Ceribelli inizia a coprire le sue tele con soldatini di plastica…fino a formare Cerchi, Mappe e Bandiere (2009-2011).

“Da tempo l’artista – spiega Cristina Trivellin –  riflette sul concetto di limite, incarnato nella forma della barricata anticarro. Soluzione di continuità dunque, rispetto al lungo lavoro sui soldatini e, forse, cambiamento di punto di vista. La barricata è una fortificazione improvvisata, usata in guerra; impedisce un passaggio, blocca, delimita. Come sempre si tratta di una riflessione formale e contenutistica; le barricate anticarro lo colpiscono per quella strana, contorta e nello stesso tempo basica forma geometrica. Perpendicolari, incontri di linee che incrociandosi creano una demarcazione. Certamente una forma minimale, silenziosa, concettuale”.

“Il limite infatti – sottolinea la curatrice –  è una costante esistenziale. Una struttura impediente che troviamo dentro o fuori di noi. Ceribelli parte da tale concetto di blocco per usarlo al contrario: blocco per sostare, blocco per creare nuovi punti di vista e de-limitare spazi inauditi da percorrere e pensare. La durezza di tale forma viene mitigata se non stravolta dal colore. Un colore lucido, brillante che attira grandi e soprattutto bambini a esperire e arrampicarsi su queste installazioni urbane che virano verso l’arte partecipativa. Prima il soldatino e i carri armati, qui la barricata; sono vere e proprie battaglie trasformative condotte dall’arte e dall’artista, che piega gli oggetti dentro un immaginario di osservazione e riflessione. Paolo Ceribelli sa bene che l’arte sta nelle domande, e semmai esistessero risposte, sarebbero incarnate nella forma. Alle risposte e alle retoriche preferisce di gran lunga le domande e il disincanto. Sceglie quello straniamento che lo porta a congelare la facile demagogia in nome di una sintesi che inevitabilmente sposta l’onere delle risposte in chi osa lo sguardo, conscio del fatto che le battaglie si conducono “da dentro”, non ‘da fuori’. O forse, semplicemente ‘da oltre’.”

Disponibile in Galleria un catalogo con le foto delle opere in mostra e un saggio critico di Cristina Trivellin (edizioni Quaderni PAePA).

Spazio PAePA
Via Alberto Mario 26/b
Orari apertura: lun. – ven. 10,00 / 12,30 – 15,30 / 19,00 – sabato su appuntamento
Ingresso libero

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