Sab. Apr 27th, 2024

Arriva dal Perù un film, premiato a San Sebastian e al Sundance, con una storia romantica ma “controcorrente” sul faticoso coming out di un pescatore in uno sperduto villaggio. Qui un uomo annegato torna come fantasma a chiedere aiuto al suo amante, che però vive di nascosto la sua omosessualità. E allora: continuare a vivere nel segreto il proprio amore oppure uscire allo scoperto per il proprio innamorato morto? Il dilemma è in “Contracorriente” di Javier Fuentes-Léon, in programma giovedi 3 maggio, alle ore 21, a Teatri di Vita a Bologna (via Emilia Ponente 485; info 051.566330 – www.teatridivita.it), ultimo appuntamento della rassegna “D’amori sconfinati”, presentato con i sottotitoli in italiano.

Miguel è un pescatore che nasconde la sua omosessualità dietro il paravento di un matrimonio felice con una moglie che lo ama e che sta aspettando un figlio. Porta avanti un’intensa storia d’amore segreta con Santiago, un artista bohémien. Dopo la morte per annegamento di Santiago, l’artista ritorna come fantasma per chiedere a Miguel di cercare il suo corpo e di seppellirlo secondo le tradizioni locali in modo che la sua anima possa riposare in pace.

Continuare a nascondere la propria omosessualità, tenuta sempre segreta e “protetta” da un matrimonio tradizionale, oppure rivelarsi nel modo più pubblico, come gesto estremo d’amore al proprio innamorato morto? Un dilemma cruciale che piomba nel paradiso naturale di un villaggio peruviano sull’oceano, per sconquassare il tran-tran quotidiano di un uomo come tanti altri. Posto di fronte al proprio coming out nel momento, paradossale, in cui il suo amore omosessuale è perduto per sempre.

Una storia curiosa, ma soprattutto romantica e commovente: è l’opera prima del regista peruviano Javier Fuentes-León, che richiama per certi versi “Ghost” o “Donna Flor e i suoi due mariti”, in cui il fantasma dello scomparso ritorna dall’amato. Ma qui ci sono aspetti ben più intriganti. Non solo perché si tratta di due uomini, ma anche perché il ritorno del fantasma comporta per il protagonista un lento percorso di consapevolezza dei propri sentimenti.

Un film inatteso, curioso, che ha vinto, fra i tanti, due prestigiosissimi premi: quello al miglior regista al San Sebastian Film Festival e, ancor più indicativo di come quest’opera riesca a toccare le corde dello spettatore, il premio del pubblico al Sundance Film Festival.

FONTE: Ufficio Stampa Teatri di Vita

 

TEATRI DI VITA

Centro Internazionale per le Arti della Scena

via Emilia Ponente 485 – 40132 Bologna – Italia

www.teatridivita.it

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