Ven. Apr 26th, 2024

1000 + 1000 + 1000, un progetto di Philippe Daverio

29 giugno 2011, ore 19:00 – Ad inaugurare la sezione regionale del Padiglione Italia alla 54° esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia interverrà Vittorio Sgarbi

 

Palazzo Fava, Bologna 2011

“BonOmnia 2006” rivisitata in occasione dei 1000 della Biennale di Venezia

a cura di Philippe Daverio

in collaborazione con Graziano Campanini e Viola Emaldi

 

(…) La mostra “BonOmnia 2006” rivisitata è organizzata al piano nobile di Palazzo Fava. In occasione di Bologna si rivela del 2006, fu organizzata da Philippe Daverio una mostra di artisti “bolognesi” esposti all’interno del palazzo, che cinque anni fa era ancora un cantiere, a restauro in corso, trasformandolo in quei tre giorni in una grande galleria d’arte contemporanea. Oggi, dopo la definitiva apertura al pubblico del palazzo, sono stati richiamati gli stessi artisti di allora per una nuova mostra con nuove opere, questa volta negli spazi espositivi articolati su più livelli.

Gli artisti presenti sono 33: Alessandro Aldrovandi, Vasco Bendini, Alessandro Bergonzoni, Francesco Bocchini, Dino Boschi, Maurizio Bottarelli, Aurelio Bulzatti, Luca Caccioni, Stefano Cantaroni, Walter Cascio, Pirro Cuniberti, Paola Gandolfi, Franco Guerzoni, Vittorio Gui, Marcello Jori, Gabriele Lamberti, Angela Lorenz, Pompilio Mandelli, Giovanni Manfredini, Patrizia Medail, Nino Migliori, Gianmarco Montesano, Mario Nanni, Luigi Ontani, Concetto Pozzati, Giuseppe Rossetti, Nicola Samorì, Dim Sampaio, Germano Sartelli, Vincenzo Satta, Giorgio Tonelli, Wolfango, Valerio Zecchini.

La mostra della Biennale Regionale è invece allestita al piano terra di Palazzo Fava. Gli artisti partecipanti sono 17: Armodio, Maurizio Bonora, Renzo Crociara, Roberta Crocioni, Clemente Fava, Nicola Nannini, Mauro Mazzali, Lidia Puglioli, Franco Savignano, Ivo Sassi, Alberto Zamboni. A questi vanno infatti aggiunti Vasco Bendini, Dino Boschi, Pirro Cuniberti, Vittorio Gui, Germano Sartelli e Wolfango, le cui opere sono state esposte al piano nobile essendo anche “amici” di Palazzo Fava.

 

I 1000 di 13×17, quelli che vollero salvare la Biennale di Venezia nel 2005

a cura di Philippe Daverio & Jean Blanchaert

 

La biennale di Venezia, edizione 2005, passò alla storia per una decisione curiosa e depressiva: si pensò utile e opportuno chiudere definitivamente lo storico Padiglione Italia dei Giardini per aumentare gli spazi da dedicare alla mostra del curatore internazionale. In quell’occasione il mio gruppo di lavoro decise di correre ironicamente in soccorso alla depressione peninsulare lanciando un appello alle migliaia di Artisti residenti e operanti in Italia affinché spedissero a Venezia dei quadretti votivi dalla dimensione apotropaica di 13×17 cm che avessero il compito di redimere la laguna dal virus della stanchezza e ridessero fiducia alle arti visive nostrane. Furono selezionate 1000 opere che vennero esposte ad un passo da piazza San Marco nella Chiesa di San Gallo gentilmente messa a disposizione dalla Curia Marciana. Nella Biennale successiva, quella del 2009, queste opere furono esposte con un allestimento curato da Gherardo Frassa nell’isola di Murano. Fu pubblicato, grazie all’aiuto della Fondazione Carisbo, un catalogo delle 1000 opere stampato e distribuito da Rizzoli. Una volta terminata la mostra, la collezione intera fu donata dagli artisti alla Fondazione Carisbo, la quale è oggi felice di esporla in occasione della Biennale di Venezia attuale. (Philippe Daverio)

 

I 1000 di Garibaldi, quelli che vollero inventare l’Italia

a cura di Philippe Daverio, Roberto Guerri e Massimo Negri

 

(…) Il protagonista dell’esposizione è comunque Giuseppe Garibaldi. A lui e alla sua impresa più celebrata, la spedizione dei Mille, sono dedicati gli altri spazi della mostra dove sono esposti alcuni cimeli della Collezione Tronca e gli acquerelli di Giuseppe Nodari.

Nodari, che s’imbarcò non ancora ventenne con i Mille, merita di essere ricordato come singolare testimone e illustratore della spedizione in Sicilia che riprese dal vivo con schizzi e annotazioni sui taccuini che portava sempre con sé, realizzando così uno straordinario racconto pittorico che resta un documento iconografico unico per vivacità e immediatezza.

La Collezione Tronca, oltre cinquecento pezzi, si articola in due filoni principali. Il primo, più vario e più interessante, ripercorre con un’ampia tipologia di documenti, gli eventi importanti della vita di Garibaldi. Il secondo filone illustra la straordinaria diffusione del mito. La figura di Garibaldi fu capace con il suo fascino di uomo, di combattente per la libertà dei popoli, di entrare nell’immaginario collettivo dei contemporanei. Ed ecco allora l’immagine dell’Eroe dei due mondi sulle scatole dei fiammiferi, riprodotta nei cammei, sulle bottiglie e nelle carte da gioco, negli oggetti di largo consumo e in quelli più ricercati e preziosi.

 

Tiziano Terzani – Clic! 30 anni d’Asia. La mostra

a cura di Folco Terzani

 

Tiziano Terzani. Clic! 30 anni d’Asia. La mostra raccoglie un centinaio di foto che sono anche una chiave d’accesso a “un altro mondo”, un mondo che era rimasto antico e misterioso. In bianco e nero. Un percorso attraverso i Paesi dell’Asia dove Terzani ha vissuto e viaggiato. Il Vietnam, la Cina di una volta, le Filippine, il Giappone, l’India. Il percorso seguito da Terzani corrisponde anche al percorso dello sviluppo delle sue idee e del suo modo d’essere.

L’esposizione, curata dal figlio, Folco Terzani, apre al pubblico dal 30 giugno al 16 ottobre 2011 a Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni, promossa da Genus Bononiae. Musei nella Città e organizzata da Civita in collaborazione con Fandango.

 

Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni, via Manzoni 2 – Bologna

WEB: www.genusbononiae.it/index.php?pag=26

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